La Gaceta De Mexico - Iperattività, più che raddoppiate le ricette dei farmaci in meno di 10 anni

Iperattività, più che raddoppiate le ricette dei farmaci in meno di 10 anni

Iperattività, più che raddoppiate le ricette dei farmaci in meno di 10 anni

Aumenti notevoli soprattutto tra giovani e donne e dalla pandemia

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Le prescrizioni di farmaci per trattare il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) sono più che raddoppiate (+157%) in meno di 10 anni (dal 2015 al 2023), specie nelle donne e negli individui tra i 18 e i 44 anni, secondo un nuovo studio condotto su dati canadesi da ricercatori di ICES, del North York General e dell'ospedale pediatrico The Hospital for Sick Children (SickKids). L'Adhd è un disturbo neuroevolutivo comune che colpisce dall'1,6% al 5% della popolazione mondiale. I farmaci, come le anfetamine, sono spesso prescritti per trattare i sintomi della malattia che si associa a difficoltà di concentrazione, problemi nel portare a termine un compito, irrequietezza. «La tendenza crescente delle prescrizioni in tutto il mondo mette in evidenza una sfida importante», afferma l'autore dello studio Daniel Myran. «Da un lato, è probabile che rifletta progressi nell'identificazione e nel trattamento del disturbo in gruppi che storicamente sono stati sottodiagnosticati. Tuttavia, l'entità degli aumenti solleva anche preoccupazioni riguardo diagnosi errate o eccessive, che possono comportare esposizione a effetti collaterali indesiderati dei farmaci e la perdita dell'opportunità di trattare altre condizioni di salute mentale». Lo studio ha incluso oltre 15 milioni di persone over-5 e ha rilevato che 591.224 individui (4%) avevano una o più prescrizioni di farmaci contro l'Adhd (cosiddetti stimolanti). Le nuove prescrizioni annuali di stimolanti sono aumentate complessivamente del 157,2 percento, passando da 275 ogni 100.000 individui nel 2015 a 708 nel 2023. Le prescrizioni hanno subito un'accelerazione nel 2020 in corrispondenza con la pandemia, aumentando del 28% all'anno tra il 2020 e il 2023, rispetto al solo 7 percento dal 2015 al 2019. Le prescrizioni di stimolanti sono aumentate molto di più nelle donne e negli individui tra i 18 e i 44 anni. Durante lo studio, le prescrizioni sono aumentate del 421,3% (quadruplicate) e del 368,7% (quasi quadruplicate) nelle donne rispettivamente tra i 25-44 anni e tra i 18-24 anni.

Y.Suarez--LGdM